Archivio mensile:ottobre 2015

Che cosa ho detto all’Assemblea Regionale del PD Puglia

Visto che molti me lo stanno chiedendo, anche se molti altri non se ne fregano una “cippa”, Vi dico che ho detto all’Assemblea Regionale del PD Puglia.

…Beh ho detto quello che credo avrebbe detto un qualsiasi militante o simpatizzante del PD…uno di quelli senza incarichi…uno di quelli che viene chiamato a votare per il partito o a mettere una firma per presentare una candidatura, a partecipare alle famose “Primarie”, a partecipare a qualche conferenza dando fiducia a chi lo dirige, lo governa, lo amministra… Ho detto che quel PDdino medio in questo momento non ci sta capendo niente… è confuso, è disorientato… non si sta rendendo conto delle dinamiche che stanno reggendo il partito da Roma, passando per Bari, Lecce e fino a Bangkok… gli si dice che va tutto bene, che il partito è in salute, che è dinamico e che è unito come non mai… ma qualcosa non quadra… quel povero militante o simpatizzante del PD, che poi tanto scemo non è, una domanda se la pone: ma se siamo un partito felice, dove tutto va bene, dove regna l’armonia e quell’unità tipica di una comunità, perché, come circola voce, da Roma ci vogliono commissariare? Perché sospendere un fase congressuale iniziata, giunta alla presentazione delle candidature (quella della Gentile e di Minerva) e che avrebbe portato al voto il 30 Novembre (come aveva deciso LEGITTIMAMENTE la precedente Assemblea Regionale)? Davvero lo si fa per consentire qualche modifica del regolamento statutario?

…È evidente che c’è qualcosa che non va… ma è altrettanto evidente che il bravo militante medio del PD certe cose non le deve sapere, perché sono “questioni politiche”… e le “questioni politiche” le discutono gli alti dirigenti tra di loro e sono loro a trovare le soluzioni, che poi risulteranno condivise anche se non sono state condivise (neppure tra di loro).

… E poi ci sorprendiamo che non si fanno più tessere, che le sezioni o i circoli rimangono chiusi, che gli organismi di partito sono semideserti, che sempre di più decidono di lasciare il PD.

Ovviamente, ho esaurito in fretta i miei tre minuti (avendo dovuto compensare la mezz’ora dell’intervento di ben altro spessore dello scoperto renziano Onorevole che mi aveva preceduto) e sono uscito fuori traccia… perché la traccia era: dobbiamo sospendere il congresso del PD Puglia e rinviare la data come ci è stato chiesto da Roma? …Ovviamente, dobbiamo sospenderlo e rinviarlo al 13 Marzo, mantenendo le candidature fin’ora in campo, ma che si potrebbero allargare a seconda che le cosiddette “questione politiche” si risolvano o no!

Calamaro ripieno con frisella leccese

Il calamaro ripieno è davvero un secondo delizioso e facile da fare (in tutto ci vorranno una cinquantina di minuti)! Ci sono tante versioni: basta cambiare un ingrediente per aver un piatto sempre unico e gustosissimo! Io voluto proporvelo usando per il ripieno la tipica frisella lecceseFriselle, invece del pan grattato…il risultato è fantastico.

Ingredienti: un calamaro medio-grande, uno spicchio d’aglio, un mazzetto di prezzemolo, una/due friselle leccesi, due filetti di alici salate, un cucchiaio di capperi salentini, un bicchiere di vino bianco, olio d’oliva salentino, sale e pepe q.b.

Preparazione: pulite il calamaro, facendo attenzione a conservare intatta la sacca12074919_10207600503360085_1023324336589067724_n;

tritate i tentacoli e le alette dei calamari12112115_10207600502600066_4270987711014305233_n;

rosolateli in due cucchiai di olio con le alici e uno spicchio di aglio per circa 5 minuti, aggiungente mezzo bicchiere di vino bianco e fate cuocere finche non sarà evaporato12106939_10207600503160080_2748259160973962798_n;

bagnate le friselle 12109010_10207600502920074_9045381941801465600_n, quando si saranno ammorbidite, scolatele bene e aggiungete il calamaro sminuzzato, il prezzemolo tritato, i capperi, un po’ d’olio, sale e pepe q.b. e amalgamate il tutto, fino ad ottenere una pappina  consistente12115856_10207600504840122_6803374442067820643_n.

Aiutandovi con un cucchiaino, o una sac à poche, incominciate a riempire la sacca del calamaro.

Richiudete i calamaro con lo stuzzicadenti e disponetelo in una teglia da forno aggiungendo un bel giro d’olio, un po’ d’acqua, mezzo bicchiere di vino bianco e un po di sale 11218920_10207600504280108_2937938449623121010_n.

Mettete in forno a 200°C per circa 10-15 minuti. A metà cottura, bagnate il calamaro con il liquido del tegame. Sfornate il calamaro, bagnatelo con il fondo di cottura e lasciatelo raffreddare un po’ .

Disponete il calamaro su un piatto e tagliatelo a fette di circa 1-2 cm12115859_10207600504120104_654923823777987874_n;

impiattate disponendo le fette in senso orizzontale e il piatto è pronto 12088367_10207600504200106_1603722916333105321_n.

Buon appetito!

Stai nel PD? Allora trovati un padrino o una madrina

Se stai nel PD allora trovati un padrino o una madrina anche tu…

…ebbene si… se non ce l’hai ancora e stai nel partito democratico ti consiglio vivamente di andarti a cercare un padrino o una madrina… è l’unico modo per far finta di starci dentro e contare qualcosa.

… è ovvio… non potrai decidere niente… non conterai niente… dovrai avallare le decisioni che il padrino o la madrina ti diranno di avallare… dovrai prendere schiaffi (solo in senso figurato, spero) per loro e nonostante tutto difendere il loro operato… ti dovrai scordare quelle belle discussioni collettive, alle quali, magari senti l’impulso di partecipare… ti dovrai scordare di poter incidere in qualche decisione importante che riguarda la collettività… dovrai scordare che sei parte di un partito-comunità e convincerti che fai parte di un ristretto gruppo di benemeriti, che poi tanto ristretto non è… e allora dovrai accettare di stare in prima, seconda o terza linea rispetto alla centralità del tuo padrino o della tua madrina… dipenderà da quanto sei bravo tu… ovviamente, bravo, non nel senso di intelligente, preparato, impegnato, ma nel senso di servile e sottomesso… e non dovrai prendertela se in certi momenti e per anni non verrai considerato/a… rimarrai sempre nel cuore di colui o di colei ai quali ti sei votato e hai votato… stanne certo: non si dimenticano di te… alla prima campagna elettorale o al primo momento di bisogno, tornerai al centro del loro mondo… tornerai ad essere importante anzi INDISPENSABILE … ma fino ad allora stattene TRANQUILLO, NON ROMPERE LE SCATOLE, LASCIA FARE QUELLO CHE HANNO DECISO DI FARE… c’è una buona possibilità che prima o poi qualche piccola soddisfazione ti arriverà! FORSE! …ma almeno ci speri!

Il nulla in dosi massicce…

…ed eccomi qui!

È passato un po’ di tempo da quando ho scritto il mio ultimo articolo su questo blog. Ho voluto concedermi una pausa, anche per riordinare le mie idee, che a volte riverso in rete in maniera impetuosa, seguendo quelli che sono i ritmi dei miei pensieri che spesso corrono alla velocità della luce di giorno e di notte.

Mi sono voluto fermare, anche, per vedere quello che succedeva intorno a me, per avere un angolo visuale diverso da quello di chi guarda la politica e la societa in maniera interessata… ho provato a stare dalla parte di chi lontano da partiti e politici viene bombardato ogni giorno da tonnellate di notizie vuote, che hanno il solo scopo di mantenere in luce questo o quel personaggio in cerca di notorietà.

Un bombardamento costante, senza esclusioni di colpi, che ogni giorno grazie, anche a giornalisti compiacenti, raggiunge in qualche modo l’ignara gente, costretta ogni giorno a fare i conti con le difficoltà che la vita gli pone davanti e che se ne frega dii quel buongiorno sorridente di quel politico che sta facendo (forse) il suo dovere, ma che deve fare intendere che sta per salvare il mondo.

E si! Pur volendoti isolare, in qualche modo ti raggiungono…se non leggi il giornale, ascolti in ogni ora opinionisti, a volte improvvisati, che occupano gran parte dei palinsesti televisivi, se scansi la TV, comunque non sfuggi al post su Facebook, se sei tanto forte da resistere a quest’ultimo, vieni circondato da Istagram o Twitter. Insomma, non riesci a vivere la tua vita al netto dei messaggi che i soliti personaggi vogliono farti arrivare.

E il difficile viene proprio in quel momento, quando devi fare una cernita tra quello che ha una certa valenza, personale e sociale, e le tonnellate di spazzatura che ti gettano sopra, quasi a farti respirare un’aria talmente malsana da convincerti, che è l’unica respirabile e che non c’è aria buona. Ma perché lo fanno? È scientifica la cosa: se si propina il nulla in dosi massicce, poi una frase, una parola, un’intenzione, un’azione pressoché normale, appare ingigantita appare l’eccezionale, consentendogli di apparire meglio degli altri…e così passano i giorni, le settimane, i mesi, gli anni, nel più totale immobilismo… La frase che sento più spesso è: “non cambia mai niente, pensano solo ai fatti loro”… eppure hanno inondato pagine dei social, hanno riempito pagine di giornali, sono comparsi in televisione, predicando miliardi di parole talmente vuote, che non sono riusciti a riempire il vuoto di chi li ascolta o legge.

Questo in generale… poi entrerò nel merito!