Ormai mancano pochi giorni alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e per il rinnovo di 29 amministrazioni comunali.
Una campagna elettorale per quanto riguarda le europee, che sta passando tra l’indifferenza dei più. Molti non sanno neppure che si vota domenica prossima; altri invece giurano di preferire andare a mare; altri, ancora, gli irriducibili, continuano a battagliare in nome della propria ragione, ma sono i pochi. Sono certo che il partito degli astenuti sarà il primo. Forse là dove ci sono le amministrative il clima è più caldo, ma solo perché c’è una competizione tra paesani.
Dunque, una campagna elettorale che, ovunque, non sta lasciando il segno, tranne che nel PD della provincia di Lecce. E mentre tra i cittadini comuni, quelli che vivono la VITA più che la POLITICA, l’idea della competizione per fare primeggiare le proprie ragioni in europa è fortemente sonnacchiosa, all’interno del PD tra i vari dirigenti si consuma la più aspra delle competizioni, ma sia ben chiaro, non sulle idee.
Ora che ci sia una sana competizione tra candidati, non ci vedo niente male, come si suol dire la competizione è l’anima del successo, ma che ci sia un fronteggiarsi tra due opposti schieramenti all’interno del PD, non credo che porterà a grandi successi.
Ne ho avuta contezza in questi giorni, notando che più che una corsa a spingere l’idea di un partito, c’è la corsa a spingere i candidati dei rispettivi schieramenti e non in nome dell’idea politica di cui ognuno è portatore, ma in nome del mero desiderio di primeggiare sull’altro. Sono certo che qualcuno mi dirà: “ma che ci vedi di strano in tutto ciò?”. Niente (si fa per dire) ormai mi sono abituato, ci siamo abituati alle lotti tribali, ma il problema è che queste lotte, che ribadisco ci possono stare, alla fine non si concluderanno con una vittoria del Partito, ma con l’effimera vittoria di un gruppo. Alla fine, il 26 Maggio, avremo il solito partito dimezzato.
Io sto sostenendo e continuerò a sostenere il mio Partito, il PD. Lo sostengo e lo sosterrò, perché per me rappresenta un idea politica. Quell’idea di migliaia di persone come me, che credono ancora in una politica riformista, in una politica per il bene comune, in una politica dove l’io lascia il posto al noi. So benissimo che molti dei miei dirigenti vanno in totale controtendenza, rispetto alle aspettative mie e di tantissimi altri come me. Ve lo dico francamente, amici cari: il mio voto non è per loro. Il mio voto è per chi ci mette il cuore in nome di un’idea; è per tutti coloro che si sacrificano per partecipare ad incontri, a passerelle, dove spesso ci si rende conto di essere presi in giro, ma dove, in nome di una speranza, si decide di esserci; è per tutti coloro che fanno grandi sacrifici per far si che si promuova l’esercizio della democrazia. Per queste Persone è il mio voto e vi assicuro che sono TANTISSIME! L’ho sempre detto e pensato il popolo del Pd è un popolo straordinario che sa rialzarsi e camminare anche quando viene calpestato, sia all’interno che all’esterno, ma che merita RISPETTO. Per Loro, per Noi, che voto PD.
Sicuramente esprimerò le mie preferenze, giuste o sbagliate (non ho la sfera di cristallo per prevedere il futuro), ma sicuramente saranno libere e prive di condizionamenti. Mi auguro, che molti di coloro che mi stanno leggendo faranno la stessa, perché solo così potremo ancora continuare a parlare di Politica.
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